Segnalazioni

Recupero "Casermon"

Premessa

Gli alloggi oggetto dell'intervento appartengono ai corpi "A" e "B" del complesso edilizio denominato "Casermon". Il progetto di restauro e risanamento conservativo rientra nel II° Stralcio degli interventi per il recupero del complesso, il I° Stralcio ha interessato i corpi "A" e "C" per la quasi loro totalità degli alloggi.

L'intervento previsto in questo II° Stralcio interessa dieci alloggi dei quali:
- uno nel corpo "A";
- nove nel corpo doppio "B".

I fabbricati appartengono ad un complesso edilizio composto da quattro corpi racchiusi in un isolato ben definito planimetricamente tra le vie B. Pajello, G. Galilei, Frà P. Sarpi e G. Vico.
Gli edifici risalgono al 1912 e rientrano all'interno di un programma edificativo che doveva interessare tutto il quartiere di S. Bortolo, compreso nel triangolo tra Viale d'Alviano, Via Volta, Via Pagliarino.

Le condizioni di degrado sono generalizzate.
Si tratta quindi di un'edilizia popolare vecchia di quasi novant'anni che, pur essendo stata oggetto di interventi di manutenzione ordinaria, mostra i segni del tempo, sia sotto il profilo dell'usura delle componenti edilizie che sotto quello prestazionale per alcune funzioni che oggi non sono più accettabili come standard abitativi.

Il progetto

L'obbiettivo è stato quello di fornire delle abitazioni rispondenti ai moderni standard abitativi mediante un intervento che comporta delle modifiche sia distributive che funzionali degli alloggi nel rispetto della morfologia originaria degli edifici.

Il progetto prevede, come già detto un intervento di restauro per dieci alloggi residenziali di taglio medio piccolo dei quali nove sono ricavati negli edifici del corpo "B" in Via Pajello civ. 15-49 e uno al piano terra del corpo "A" in Via Vico civ. 53.

Nell'intervento di recupero del corpo "B" sono coinvolte le attività commerciali dei piani terra, sia per quanto riguarda le opere di consolidamento delle strutture orizzontali, sia per il risanamento delle murature portanti mediante il loro taglio con interposizione di sbarramento all'umidità di risalita, sia per il rifacimento degli impianti elettrici, idrici, termici e sanitari; nonché per quanto concerne il rifacimento di canalizzazioni, canne fumarie, colonne di scarico, adduzioni (luce, acqua gas e telefono).
Nella progettazione esecutiva si è tenuto conto, oltre a quanto previsto dal progetto approvato, della L. 13/89 e del D.M. 236/89 sull'adeguamento degli edifici alle disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche, il tutto nella compatibilità di un intervento di restauro e risanamento conservativo: viene infatti riservato per portatori di handicap l'alloggio al piano terra di Via Vico n. 53 nel corpo "A".

Distribuzione planimetrica degli alloggi

Corpo "B"
E' composto da due edifici, l'uno simmetrico all'altro, con negozi al piano terra e appartamenti al piano primo e secondo. Ogni piano si compone dall'aggregazione di un alloggio di tipo "mini" e uno di tipo "medio".

Corpo "A"
Collocato al piano rialzato, prevede l'accesso da via Vico mediante rampa su di un alloggio di piccole dimensioni.

D.m. 14 giugno 1989 n. 236 e l. 9 gennaio 1989 n. 13

Nella progettazione della parte residenziale si è tenuto conto di quanto previsto dalla vigente normativa sull'adeguamento degli edifici per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche.