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Espropriati Tav, consegnati i primi sei degli 11 appartamenti comunali ristrutturati con i soldi di Iricav

15/07/2025

Sono stati consegnati in questi giorni i primi sei degli 11 appartamenti di emergenza abitativa messi a disposizione dal Comune per gli espropriati del cantiere Tav a ovest di Vicenza che non riuscivano a trovare case in affitto. Gli altri cinque appartamenti saranno consegnati entro metà agosto.

Stamane l’assessore con delega ai servizi abitativi Matteo Tosetto ha accompagnato una delle famiglie nell’appartamento assegnato in un complesso di edilizia residenziale pubblica della zona di strada Ca’ Balbi, alla presenza dell’amministratore unico di Amcps, Angelo Guzzo.

«Questa soluzione - ha commentato l’assessore  Matteo Tosetto - è l’esito di un importante lavoro di squadra tra istituzioni guidato dal Prefetto di Vicenza e reso possibile dal contributo economico di Iricav con cui 11 appartamenti sfitti di proprietà comunale sono stati ristrutturati a tempo di record da Amcps. Grazie all’autorizzazione della Regione del Veneto, che ci ha consesso di aumentare il numero di appartamenti erp per l’emergenza abitativa, abbiamo potuto mettere questi alloggi a disposizione delle famiglie che vivevano in affitto negli edifici oggetto di esproprio e che non sono riuscite a trovare casa nel libero mercato. Con questa azione abbiamo fronteggiato quella che era un’emergenza. Nel frattempo rimane massimo il nostro impegno per rispondere alla richiesta di alloggi dei cittadini della graduatoria erp, con un piano casa straordinario che si pone l’obiettivo di recuperare 100 alloggi e prevede la vendita di 59 appartamenti per recuperare ulteriori fondi da spendere nelle ristrutturazioni».

Nell’ambito del protocollo promosso dalla Prefettura, Iricav ha infatti destinato 250 mila euro al Comune per i lavori che Amcps ha eseguito per rendere abitabili gli 11 appartamenti.

Nell’ambito della normativa regionale per l’emergenza abitativa, gli espropriati Tav hanno sottoscritto un contratto di un anno, rinnovabile per un altro anno, per avere il tempo di trovare un’altra soluzione o accedere alla graduatorie dell’edilizia residenziale pubblica.